I conflitti tra Comune di Bolzano (capoluogo, luogo più abitato della provincia, destinazione quotidiana di molti abitanti di altre località della provincia, sede di servizi a favore degli abitanti di tutta la provincia, sede di strutture a disposizione degli abitanti di tutta la provincia, luogo abitato da cittadini appartenenti ai tre gruppi in proporzioni rilevanti, ...) e la Provincia sono continui. Eppure il primo principio della democrazia dice che il cittadino ha diritto di scegliere, attraverso i propri rappresentanti, gli indirizzi politici, amministrativi, economici del luogo dove vive. Ma chi vive a Bolzano ed elegge propri rappresentanti per indirizzare la vita e il futuro della città, non vede riconosciuto questo suo elementare diritto civile. Le scelte, anche spesso di dettaglio, sono fatte in altre sedi politiche e non nel Comune di Bolzano.
La seconda considerazione è che il comune capoluogo, che come detto sopra ha enormi carichi di servizio dei quali fruiscono cittadini che risidono in altre località della Provincia, ha scarsi mezzi economici a disposizione e per essi dipende dalle previsioni del bilancio della Provincia e dagli accordi che vanno assunti assieme agli altri Comuni, dei quali ognuno ha bisogno di mezzi economici per dare maggiore qualità di vista ai propri cittadini.
E' quindi corretto che nelle regole fondamentali della società altoatesina/sudtirolese si preveda una ruolo specifico per il Comune di Bolzano e per le funzioni amministrative che il Comune di Bolzano svolge. Ed è corretto che il riconoscimento del ruolo sia unito al riconoscimento di adeguate entrate economiche certe e stabili, destinando al Comune di Bolzano quote di quanto la Provincia riceve dallo Stato ai sensi dell'art. 75 dello Statuto in vigore.
Franco Gaggia
Kommentar hinzufügen