Prima di parlare di statuto di autonomia sarebbe utile discutere su alcuni punti e definizioni che secondo me sono ineludibili per iniziare un percorso condiviso. Di seguito il punto 2 di 5
2) Proporzionale:
La “proporzionale” è stato un utile strumento per affievolire la sensazione di occupazione che la popolazione locale ha vissuto indubbiamente durante il fascismo e nel primo dopoguerra.
Il percorso culturale intrapreso dal dopoguerra ad oggi, specialmente per quanto riguarda la popolazione di lingua italiana, offre un’immagine estremamente diversa della società.
Sulla base di una autodeterminazione forte, che interessa tutta la popolazione, ha senso ancora parlare di proporzionale?
Chiunque in Italia, da Versciaco a Trapani, può anelare di diventare nella sua vita Presidente della Repubblica, non a tutti gli Altoatesini è consentito in pratica di diventare Presidente della Giunta Provinciale.
L’eliminazione della proporzionale porterebbe, molto probabilmente, alla futura formazione di partiti basati sulla condivisione delle idee e non della sola appartenenza.
La proporzionale è passata da legittimo strumento di inclusione dell’intera popolazione ai processi decisionali, a strumento di esclusione ad uso e consumo della politica più miope ed egemonica.
Propongo quindi una road map per l’uscita dolce da un sistema proporzionale non più attuale.
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