NEO-CETEROS

L’autodeterminazione, nel suo significato etimologico, è a mio avviso il sistema naturale con cui una qualunque popolazione, comunque assortita, debba governare il proprio territorio.

Ovviamente l’autodeterminazione non significa necessariamente indipendenza, xenofobia, rinuncia alla solidarietà, e tantomeno è da non confondersi con l’istituto dell’”Autodeterminazione dei popoli” come definito nell’ambito del diritto internazionale per popolazioni che hanno subito vicissitudini ben più gravi dell’ Alto Adige del dopoguerra.

La popolazione locale, tutta la popolazione equamente rappresentata secondo i canoni standard di una democrazia matura, dovrebbe poter partecipare alla creazione di una autonomia spinta che colga tutte le prerogative del nostro territorio.

Cari sacerdoti dell’autodeterminazione in salsa etnica, un problema di fondo però rimane! Come sarà gestita la presenza delle culture diverse da quella egemone? Saranno assimilate? Verrà proposta un’”opzione”? Avremo una società artatamente divisa tra Eloi e Morlock?

Fateci sapere, senza ipocrisia, che cosa ne sarà dei “neo-ceteros” nella vostra visione distopica dell’Alto Adige.

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