L'ultimo blocco tematico affrontato dalla Convenzione dei 33 prima di passare alle trattazioni in gruppi di lavoro ha riguardato gli organi e i rapporti istituzionali interni alla Provincia autonoma di Bolzano. La riunione si è focalizzata in particolare sul potenziamento dell'autonomia a tutti i livelli e sul rafforzamento del principio di sussidiarietà. Come già accaduto nelle passate sedute, anche in questa occasione si è segnalata l'importanza di ottenere maggiori competenze dallo Stato, citando in concreto poteri nel campo della sicurezza sul lavoro, della previdenza pensionistica e della pubblica sicurezza. Il dibattito ha riguardato anche il ruolo e le funzioni dei Comuni, oltre che i rapporti istituzionali che legano questi ultimi con la Provincia autonoma di Bolzano. È emersa in particolare l'esigenza di rivalutare i Comuni e di riflettere su un possibile inserimento nello Statuto del principio di trasferimento delle competenze amministrative. Altrettanto necessaria sarebbe anche l'erogazione ai Comuni di risorse finanziarie stanziate in loro favore dalla Provincia. Nelle riflessioni si è accennato anche al ruolo dei capoluoghi all'interno delle Regione autonoma e in particolare allo status di Bolzano.
I partecipanti si sono altresì interrogati sulla misura in cui le norme di attuazione debbano essere trattate anche dal Consiglio della Provincia di Bolzano, prima della loro entrata in vigore. Il timore è che un intervento del Consiglio possa indebolire nelle norme di attuazione il carattere di trattativa con lo Stato.
Molteplici gli approcci emersi in ordine alla consacrazione degli strumenti di democrazia partecipativa e diretta nel nuovo testo dello Statuto di Autonomia. Nello Statuto andrebbero inseriti in ogni caso rimandi generali alle forme democratiche. Per la democrazia partecipativa venivano citati in concreto gli strumenti del consiglio dei cittadini e della partecipazione dei cittadini alla messa a punto del bilancio. Inoltre è stato toccato l'argomento della competenza legislativa in materia di tutela delle minoranze e rappresentanza dei Ladini, aspetti sui quali va riflettuto sia nell'ambito della giustizia amministrativa che del Consiglio di Stato.
Dal dibattito è emerso in generale che molte delle proposte dettagliate avanzate sarebbero di competenza del legislatore provinciale e non destinate a trovare accoglienza in una legge costituzionale pensata per sancire i principi fondamentali.
Nella prossima seduta i partecipanti alla Convenzione dei 33 opereranno suddivisi in tre gruppi di lavoro, discutendo poi in plenaria i risultati dell'attività svolta. Il video della riunione e il verbale degli interventi saranno disponibili nel corso della prossima settimana alla pagina www.convenzione.bz.it.