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Eletti i 33 componenti della Convenzione

Dopo lunghe interruzioni e trattative, sono stati eletti i rappresentanti dei Comuni, dei partner sociali, del Consiglio provinciale e gli esperti di diritto nella Convenzione per la riforma dello Statuto.

Sono riprese nel pomeriggio di oggi, in Consiglio provinciale, le consultazioni sull’istituzione dei 33 componenti della Convenzione per la riforma dello Statuto di autonomia (lp 3/2015). Il pres. Thomas Widmann ha riferito che nella seduta dei capigruppo di questa mattina era stata richiesta una sospensione della seduta per dare spazio a trattative tra maggioranza e minoranza per trovare un accordo sui nomi da inserire in commissione. I lavori sono quindi stati interrotti per una prima riunione dei capigruppo cui sono seguite altre riunioni, al termine delle quali il pres. Thomas Widmann ha spiegato che era stato deciso di procedere con la votazione. Ha quindi elencato i nomi dei candidati frutto di un accordo tra maggioranza e minoranza: per il Consiglio dei Comuni, Laura Polonioli, Stefan Gufler, Beatrix Mairhofer e Joachim Reinhalter, per i sindacati Toni Tschenett e Laura Senesi, per le associazioni degli imprenditori Alexandra Silvestri e Claudio Corrarati. Riccardo Dello Sbarba (Gruppo Verde) ha criticato che venisse proposto di votare solo sui candidati preferiti dalla maggioranza tra quelli proposti dalle varie associazioni: il pres. Thomas Widmann ha spiegato che questi nomi erano frutto di un compromesso, ma la votazione era libera. Ha quindi citato gli altri nomi proposti dalla maggioranza

Brigitte Foppa (Gruppo verde) ha preso la parola per dire di aver creduto nella Convenzione, ma di ritenere ora che il processo sia gestito male, in quanto la Convenzione viene sempre manipolata, cosa che mina la fiducia tra Consiglio provinciale e cittadini, in primis a causa degli ultimi fatti emersi e discussi oggi, in merito ai quali é mancata una dichiarazione politica convincente. Il fatto che nella Convenzione entri Luis Durnwalder non è una buona idea, in quanto egli “non ha compreso il concetto di democrazia”, ha aggiunto Foppa, criticando poi i giochi tra maggioranza e minoranza. Il gruppo dei 33 dovrebbe essere collegato al Consiglio provinciale, e la collaborazione é possibile, ma non é mai stato detto come si intende coordinare questo scambio: pare che non ci sia nessuno che crede veramente nella Convenzione. Andreas Pöder (BürgerUnion-Südtirol-Ladinien) ha sottolineato che la “cosiddetta Convenzione dell’Autonomia” é partita con una serie di errori: l’approvazione di una legge a maggioranza, il procedere con una logica stantìa, il blocco al pensiero libero dato dal divieto di andare oltre all’Autonomia. Inoltre, il peso dato alla maggioranza é eccessivo, in quanto 10 rappresentanti su 17 (rappresentanti dei gruppi ed esperti di diritto) saranno suoi, mentre il vero rapporto sarebbe di 9 a 8. Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha ribadito che molte delle persone registrate all’ultimo momento non avevano manifestato alcun interesse a partecipare e segnalato il grave fatto che la Convenzione nasce con una segnalazione della Procura. Quanto successo ha causato un deficit di partecipazione. Sarebbe stato inaccettabile che la maggioranza escludesse l’opposizione dalla nomina degli esperti di diritto. Oggi, in ogni caso, si tratta non più del Forum dei 100 ma della Convenzione dei 33, quindi la STF parteciperà alla votazione. Riccardo Dello Sbarba (Gruppo Verde) ha detto che i Verdi avevano creduto più di tutti alla Convenzione, immaginandosi però un percorso diverso, partecipato, e un lavoro trasversale. Ora emerge invece un percorso in cui le persone che ci si aspettava di vedere tra i 33, tra cui gli stessi inventori del Konvent, non si vedono; inoltre molte materie sono state sottratte alla discussione, c’è stata una grande partecipazione ai forum ma  grandi errori nel sistema di selezione. Anche non partecipare ai forum per poi iscrivere in massa i propri militanti di partito “é stato politicamente delegittimante per la convenzione”, ha detto il consigliere, aggiungendo che valutare eventuali reati non spetta al Consiglio ma a un’altra sede. A questa Convenzione, ha aggiunto, mancano i genitori, “ed ecco che viene nominato un tutore, ovvero Luis Durnwalder”. Dello Sbarba ha quindi auspicato che la Convenzione ritrovi lo spirito originario. Pius Leitner (Die Freiheitlichen) ha ricordato che il suo gruppo non aveva sostenuto la legge sul Konvent, ritenendo questa forma non adatta alle sfide della società. Tuttavia molte persone hanno partecipato agli incontri preliminari, e sarebbe ingiusto non sostenere ora il processo, sperando che tante speranze, per esempio relativamente all’indipendenza, all’immigrazione, allo Stato libero, non vengano deluse. Negli incontri di oggi si é riusciti almeno a dare la parvenza che la minoranza politica può far sentire la propria voce, anche rinunciando a un proprio posto, come ha detto Pöder, per arrivare a un risultato. Alessandro Urzì (L’alto Adige nel cuore) si é detto convinto che presidente dei 33 sarà Durnwalder, “perché ormai  tutto é previsto e prevedibile”, il che replicherà le vecchie liturgie. Ha aggiunto che la politica ha abdicato al suo ruolo decisionale, dando la delega a una sorta di processo partecipativo che pretende però di guidare, come egli aveva già anticipato durante il dibattito sulla legge sulla Convenzione, quando aveva fatto riferimento anche alle difficoltà di partecipazione del gruppo italiano. Urzì ha poi criticato “l’occupazione scientifica” della convenzione da parte di gruppi organizzati, e l’impossibilità di rappresentare nel gruppo dei 33 almeno tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio, da lui segnalata da tempo: “Il processo fa acqua da tutte le parti”, ha concluso. Paul Köllensperger (Movimento 5 Stelle) ha ricordato che al momento del varo della legge aveva proposto di chiamare la Convenzione “Assemblea consultiva”, che sarebbe stato più onesto, e sottolineato che la maggioranza vuole appropriarsi di quello che dovrebbe essere il candidato comune dei 12 nominati su suggerimento dei gruppi.

Si é quindi passati alla votazione.

Tra i nominativi proposti dal Consiglio dei Comuni sono stati eletti  Beatrix Mairhofer (23 preferenze), Laura Polonioli (22), Stefan Gufler (22) e Joachim Reinhalter (21).

Tra quelli proposti dai sindacati sono stati eletti Toni Tschenett (21) e Laura Senesi (21).

Tra quelli proposti dalle associazioni degli imprenditori sono stati scelti Alexandra Silvestri (22) e Claudio Corrarati (19).

Gli otto componenti delegati dal Forum dei 100 sono stati confermati con 4 astensioni.

Quali esperti di diritto sono stati eletti Francesco Clementi, Renate von Guggenberg, Katharina Haberer, Esther Happacher ed Ewald Rottensteiner.

Come rappresentanti del Consiglio provinciale sono stati eletti in blocco, su proposta della maggioranza (19 sì, 5 no e 4 astensioni), Roberto Bizzo, Luis Durnwalder, Christoph Perathoner, Magdalena Amhof, Christian Tschurtschenthaler, Maria Hochgruber Kuenzer e Andreas Widmann; su proposta dell’opposizione sono stati eletti Margareth Lun (10), Florian von Ach (9), Wolfgang Niederhofer (8),  Riccardo Dello Sbarba (6) e Maurizio Vezzali (4).