img_1796.jpg

Convenzione dei 33: il futuro della Regione

Avvio delle attività tematiche della Convenzione dei 33 – Al centro del dibattito: il ruolo istituzionale e il futuro della Regione – Nuove forme di cooperazione fra le Province Autonome di Bolzano e Trento.

Mentre i dibattiti svolti sinora hanno riguardato principalmente le procedure e modalità operative, nella riunione del 2 luglio la Convenzione dei 33 si è interrogata per la prima volta sui contenuti. Nell'affrontare la questione tematica all'ordine del giorno, ossia “le possibilità dell'Autonomia”, i componenti della Convenzione dei 33 hanno focalizzato il dibattito sulla Regione intesa come istituzione e come ambito di cooperazione.

Confermando all'unanimità l'idea che l'area del Trentino-Alto Adige debba continuare ad essere un forte spazio economico all'interno dell'Europa, i partecipanti si sono essenzialmente confrontati sulla struttura istituzionale della Regione Autonoma. Da chi ha sostenuto che la Regione debba cessare di esistere come istituzione a chi la vorrebbe trasformare in un organo di coordinamento, i pareri emersi sono stati difformi. L'ex Presidente della Provincia Durnwalder ha sottolineato le competenze, ormai pressoché inesistenti, rimaste alla Regione, trasferite quasi interamente alle due Province. “La Regione è uno spreco di denaro. Tutte le competenze dovrebbero andare alle Province”, ha sintetizzato Durnwalder.

Riccardo dello Sbarba ha replicato che, pragmaticamente, uno scioglimento della Regione è irrealizzabile e che la collaborazione fra le due Province Autonome, soprattutto nei rapporti con Roma, è un fattore importante. Ciononostante, il ruolo della Regione andrebbe ridefinito sullo sfondo dell'integrazione europea e del quadro costituzionale italiano.

Da diversi componenti della Convenzione è arrivato anche il ribadimento della necessità di una riforma costituzionale ai fini dello scioglimento della Regione, un processo per il quale il momento attuale non è certamente propizio.

Roberto Bizzo ha evidenziato che uno scioglimento della Regione metterebbe a repentaglio l'esistenza stessa di una struttura istituzionale, dimostratasi comunque valida sotto certi aspetti, generando con ogni probabilità uno squilibrio di tipo istituzionale.

“Non contrari a qualcosa, ma a favore del cambiamento e del rinnovo”, questo il tenore generale emerso dalla seduta. In questo senso acquista rilievo la cooperazione con Trento, attuabile tuttavia con nuovi approcci anche al di fuori del contesto istituzionale, ad esempio nelle Commissioni paritetiche, fra i Presidenti delle due Province, nell'ambito della valorizzazione dell'Euroregione Tirolo-Alto Adige-Trentino.

Dopo questo primo dibattito sui contenuti di fondo, risultati e proposte concrete sul futuro della Regione saranno elaborati in autunno nell'ambito di gruppi di lavoro ristretti. Tutti gli interventi della riunione saranno consultabili a breve nel verbale pubblicato sulla pagina www.convenzione.bz.it.

 

Nella relazione presentata in apertura di seduta, il presidente Christian Tschurtschenthaler ha segnalato come, dopo il ritiro di Francesco Clementi per motivi di riorientamento professionale, il Consiglio Provinciale sarà ora chiamato nella seduta di settembre a nominare un suo sostituto. In risposta alla richiesta di uno dei componenti, Heinold Rottensteiner, interessato a coinvolgere sin d'ora nei lavori il Comitato Alto Adige, il presidente Tschurtschenthaler ha spiegato che tale procedura non è prevista dalla legge. La Convenzione dei 33 è un organo ausiliario del Consiglio Provinciale, il quale si avvarrà dei contatti istituzionali già esistenti per informare tempestivamente il Comitato Alto Adige in merito alla riforma dello Statuto di Autonomia.

 

La prossima seduta della Convenzione dei 33 si terrà il giorno 8 luglio 2016 all'Eurac di Bolzano. Il resoconto integrale della seduta trova qui.